Via al maxiprogetto della Darsena Europa

5 Aprile 2022by Gragnani s.r.l.

Firmato il contratto che segna il via al maxiprogetto della Darsena Europa

 

Un’opera da 800 milioni di euro che cambierà il Porto di Livorno nei prossimi quattro anni.

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Mercoledì 23 marzo 2022 è uno di quei giorni che rimarranno nella storia del Porto di Livorno, una data che ha segnato un passo verso il futuro per lo scalo labronico. Alla presenza del Governatore della Regione Toscana, è stato firmato il contratto di appalto integrato per la realizzazione delle opere marittime di difesa e dei dragaggi per la realizzazione della nuova darsena. Firma che di fatto ha dato il via alla prima fase per la concreta realizzazione della Darsena Europa, l’ambizioso progetto di espansione a mare dello scalo.

 

A siglarlo, dopo mesi di lavoro, sono stati il commissario straordinario dell’opera Luciano Guerrieri e il procuratore speciale Carlo Alberto Marconi in rappresentanza della Sidra, l’impresa capogruppo mandataria del raggruppamento temporaneo di impresa formato da Fincantieri Infrastructure Opere Marittime, Società Italiana Dragaggi, Sales e Fincositla.

 

Per la realizzazione della nuova infrastruttura sono previsti investimenti per 800 milioni di euro. Di questi, 200 milioni sono stati stanziati dal Governo, 250 dalla Regione Toscana, 60 dall’Autorità Portuale e altri 50 dal Fondo di Sviluppo Sostenibile. Altri 300 milioni saranno garantiti dai privati per realizzare i terminal.

 

I lavori avranno una durata di circa 4 anni e mezzo, prevedono inizialmente la progettazione esecutiva, l’allestimento del cantiere, la bonifica bellica e le indagini preliminari.
Si passerà poi alla realizzazione di due nuove dighe, una da 4,6 chilometri che servirà come protezione esterna al porto, e una interna lunga 2,3 chilometri per delimitare le nuove vasche di colmata da 90 ettari che si aggiungeranno a quelle esistenti da 70 ettari. Le vasche di colmata servono a contenere la sabbia dragata dal fondale.

 

Il fondale passerà da 12 metri a un massimo di 20 metri grazie al dragaggio che avrà un volume di 15,7 milioni di metri cubi, e riguarderà sia le aree interessate dalle nuove opere di difesa che l’approfondimento dei fondali del canale di accesso e delle darsene interne. Obiettivo dei dragaggi: portare i fondali a una profondità adeguata ad accogliere le sempre più grandi portacontainer.

 

I fanghi e i detriti escavati dai fondali saranno utilizzati per la realizzazione dei nuovi piazzali della Darsena Europa e in parte per il ripascimento dei litorali. La nuova piattaforma avrà una superficie di 60 ettari, come 85 campi da calcio, con una banchina di 1.400 metri.

 

rappresentazione darsena europa Livorno

 

Al porto si avrà accesso non più dalla sola imboccatura a Sud. Ne verrà creata una a Nord, un nuovo canale, per risolvere l’annoso problema della rotta costretta a curvare di 90 gradi, con notevoli difficoltà per le navi in manovra.

 

Per comprendere l’importanza di questa strategica opera occorre fare un passo indietro. Negli ultimi 15 anni il fenomeno del gigantismo navale ha portato a una crescita esponenziale delle capacità e delle dimensioni delle navi portacontainer che frequentano i nostri scali. Le navi sono passate da 8.000 TEU fino ad un massimo di 24.000 TEU, segnando un aumento del 118% in soli 14 anni. (TEU= Twenty Equivalent Unit, indica il container da 20x12x8 piedi e, anche, la capacità di trasporto di una nave)

 

Le cause di questo fenomeno sono da ricercarsi in un insieme di fattori: l’incremento dei volumi di merci trasportate a mezzo container, l’appoggio economico della finanza marittima fornito alle compagnie marittime e la logica dell’economia di scala (più container trasporta una nave sulle lunghe distanze, meno costa il viaggio di un singolo contenitore).

 

Navi con dimensioni maggiori comportano la necessità di avere moli più estesi, gru con braccia più lunghe, fondali dei porti più profondi. Avere a disposizione più spazio è diventata una necessità irrinunciabile anche per il Porto di Livorno, infatti la struttura dello scalo, per come sono state costruite e adattate nel corso del tempo le piattaforme e i canali di accesso, rende difficile il passaggio di navi sempre più grandi.

 

Tra qualche anno nel Porto di Livorno questo spazio ci sarà, perché un pezzo del mare su cui si affaccia lo scalo lascerà spazio a una nuova enorme piattaforma di cemento, la Darsena Europa.

 

Attualmente nel Porto livornese è stato autorizzato l’accesso alle portacontainer fino a un massimo di 9.000 TEU. Dalla fine di marzo dello scorso anno, sono iniziate le sperimentazioni per l’ingresso di navi dal pescaggio superiore agli 11,5 metri. La nuova Darsena potrà accogliere navi con un carico massimo fino a 18.000 TEU.

 

darsena europa vista dall'alto

 

Nel 2021 il Porto di Livorno ha movimentato 791.356 TEU, con la Darsena Europa l’obiettivo è almeno raddoppiare i movimenti arrivando a 1,6 milioni di TEU scaricate in un solo anno.

 

La Giorgio Gragnani s.r.l. crede convintamente che questa strategica opera avrà un impatto positivo non solo sul Porto di Livorno e sull’Interporto Toscano, ma sull’intera regione limitrofa allo scalo. Livorno, fra pochi anni, si candida a diventare una delle città portuali più importanti nel Mediterraneo.

 

Per arrivare pronti al 2026, anno in cui l’opera sarà pronta, serviranno molti sforzi economici e organizzativi: chi opera nel Porto di Livorno dovrà rivedere il proprio modo di agire. Le aziende saranno chiamate a investire in strutture e personale per intercettare i nuovi traffici.

 

La Darsena Europa rappresenta un’opportunità imperdibile di sviluppo per la città, per la regione e per l’intero territorio nazionale. Adesso che i lavori sono partiti, la vera sfida sarà arrivare pronti per quando la nuova darsena sarà pronta.

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